sabato 22 ottobre 2016

TI SEI PERSO NEL MONDO COME ME?



Zygmunt Bauman, filosofo e sociologo polacco, sostiene che la nostra epoca è caratterizzata da "relazioni liquide", vincoli molto fragili che creiamo con le persone. Questo modo di relazionarci è fortemente influenzato anche dalla tecnologia. Molti, in assenza di relazioni forti e profonde, cercano un sostituto nel numero di follower e nella quantità di amici sui social network. Più che relazioni si stabiliscono "connessioni" che appaiono,da un lato,più rassicuranti, poichè più superficiali, e meno autentiche. Ormai viviamo tutti in due mondi: online e offline.Siamo passati dall'assunto cartesiano "penso dunque sono" all'assunto generazionale "APPAIO QUINDI ESISTO".

Oggi non si ha più paura di essere visti troppo, ma al contrario si ha paura di non essere visti abbastanza. Il problema non è che esistano questi due mondi, ma è confondere e sostituire la vita online con quella offline per mitigare e negare la paura di essere soli. A mio avviso,una delle funzioni della psicoterapia moderna,ha come obiettivo esistenziale quello di aiutare la persona, soprattutto gli adolescenti, a riconoscere le proprie risorse e paure, allo scopo di trasformare le relazioni virtuali in relazioni reali,riducendo il rischio di ISOLAMENTO. Un esempio estremo del perdersi nel mondo offline è rappresentato dal fenomeno sociale HIKIKOMORI che letteralmente significa "stare in disparte, isolarsi", dalle parole hiku "tirare" e komoru "ritirarsi".
Il video di Moby "Are you lost in the world like me?" mette ben in risalto questa nuova problematica generazionale, enfatizzando come questo essersi persi nel mondo offline significhi in realtà perdersi dal contatto con sé stessi e con gli altri.

psicologo  psicoterapeuta firenze Dott.ssa Martina Fino http://www.martinafino.it

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